Le città visibili – sfoglia online

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A un anno dalla pubblicazione di un libretto prezioso, frutto di un progetto di collaborazione tra Festamobile e gli amici di different.photography, Le città visibili diventa liberamente sfogliabile online, con l’idea di restituire a quanti l’avessero tenuto fra le mani — e, perché no, anche a chi l’avesse mancato — dodici piccoli racconti che sono il fondo di un angolo di cortile in cui, come dice il cantastorie, gli uomini stanchi delle autorità costituite possono recarsi e, «aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti», andarsene «per sempre in posti bellissimi e in altre storie».

 

Il progetto

Nel progetto originale è un photobook da 28 pp. in formato 15×15 cm con stampa digitale su Arcoprint EW da 140 gr. e cucitura singer manuale, accompagnato da 12 card da 15×15 cm stampate in off-set su carta invercote creato 300 gr.

Foto e progetto: different.photography
Ricerca antologica: Festamobile
Stampa: Litografia Solari

Testi di:
Mavis Gallant (Montréal), Alfred Döblin (Berlino), Dorothy West (Boston), Claudio Magris (Copenaghen), Virginia Woolf (Londra), Giuseppe Cederna (Leh), Tahar Ben Jelloun (Essaouira), Elizabeth Strout (Portland), Antonio tabucchi (Genova), Ernest Hemingway (Madrid), Carlo Emilio Gadda (Roma), Halldór Laxness (Reykjavyk).

Leggi la Presentazione

 

Sfoglia le città

 

 

 

A proposito di città e di colori

«Quelle che sono oggi note come îles Purpuraires, connesse tra loro da uno schiumoso vortice di correnti di ritorno, si trovano al centro del porto di Essaouira, una città-gioiello del Marocco, conosciuta per i suoi mastodontici baluardi settecenteschi a picco sul mare – fortificati con parapetti e feritoie, bastioni appuntiti e file di cannoni neri – che racchiudono una bella, appartata medina. Le passerelle delle mura sono il luogo perfetto per osservare il continuo frangersi delle onde atlantiche, specie quando il sole tramonta sul mare. I Fenici scoprirono che là i molluschi si radunavano a migliaia, nelle fessure delle rocce, e li raccoglievano servendosi di ceste zavorrate e munite di esche. […]. Per un migliaio di anni, la vera porpora di Tiro valse, all’oncia, venti volte il prezzo dell’oro»
(Simon Winchester, Atlantico, Adelphi, Milano 2013, p.77).
Essaouira è alle pp. 16-17 delle Città visibili, con un testo di Tahar Ben Jelloun.

 

Essaouira - © different.photographyEssaouira | Foto © different.photography

 

 

 

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